L’inizio del romanzo “La suprema inchiesta”
L’inizio dello (pseudo)romanzo “La suprema inchiesta”, il Saggiatore 2023. Sulla “Lettura” del 2 aprile 2023 una discussione sul Romanzo-Cloud con Daniela Brogi, Alberto Casadei, Gianluigi Simonetti.
Alberto Casadei
LA SUPREMA INCHIESTA
Avvertenza (da leggersi con cura)
Gli eventi che qui si narrano, magari confondendo un po’ i tempi, sono fittizi, sebbene ripetutamente alludano ad altri accaduti e documentati. Questo avviso, a sua volta, è volutamente fittizio, come si conviene a un’opera d’invenzione. In essa troverai, tu che leggi, vicende da pseudo-poliziesco, da pseudo-Bildungsroman, da pseudo-e-basta, frasi nonsense e polisemie, verbi senza consecutio, preposizioni e proposizioni allo stato brado, improvvise tirate sui massimi sistemi, ovvietà, sublimità, racconti che non c’azzeccano, personaggi che appaiono e se ne vanno: come nella tua vita, perché così si fa, adesso, la rappresentazione semiseria del quotidiano. Puoi crederci o non crederci; caso mai, puoi anche guardare il video La suprema inchiesta (cercalo, lo trovi in qualche punto imprecisato della Rete!), il correlativo visivo dei momenti che hanno generato questa delicata e scomposta chimera.
0
La situazione dei singoli è semplice: soddisfare bisogni, creare desideri, morire.
Variano unicamente le modalità per ottenere gli obiettivi: le azioni degli uomini interessano solo quando ottengono in forme originali la gloria, la forza, la fine.
I
Le finzioni necessarie
1
Non si può capire. Perché colpirla così, sino a fracassare la base del cranio? Era già morta. Infierire. Diventare come belve, ferae, diventare o ritornare? Essere uomini non è una condizione perenne.
Livia Bianchi osservò ancora. Palesava come delle filacce rosse… che vuol dire palesava? chi lo usa più? Mostrava, c’erano, ci sono, li tocco: i frammenti d’osso, il sangue raggrumato, i capelli impoltigliati. È normale, nessun pasticcio, ci sono abituata. Ma proprio a questo…
“Brutta, eh? Questa è brutta davvero”.
“Lo dici tutte le volte. Poi ne veniamo fuori, lo sai”.
“Però un po’ sporchi: no? Io penso sempre che avrei potuto farlo”.
“Anch’io, di te”.
Biagio Giangiulio: un potenziale assassino prestato alla polizia. Siamo tutti così? Ho visto cose che voi umani…
Scoperte le cosce. Avrà fatto quel che voleva. Non è più interessante, si sa. Intanto questa l’hanno ammazzata. Dovrò mettere assieme gli indizi, accusare… La giustizia del mondo. Ma lei è morta. Prima o poi, sarebbe accaduto. Nemmeno le cure dei medici eccelsi la rifarebbero nuova. Finita. Tanto siamo ancora molti.
“L’hai notato il tatuaggio della farfallina sulla parte alta della coscia?”
“Come sei fine oggi, Biagio!”
“Sì, va bene, hai capito dove. Non se lo saranno fatto in tante, fra le escort di serie A. Tentiamo una query nel database delle schedate di lusso?”
“Falla e dillo”
“Falla e dillo! A farti un bel giochino di parole non ci vuole niente!”
“Li prevedo tutti i doppi sensi di voi colleghi machi lenti…”
“L’unica zona di superiorità che ci è rimasta è quella della coprolalia”
“Questa l’hai trovata nell’ultima Settimana enigmistica?”
“Vai, vai a casina, ci si vede dopo in centrale”.
Quel corpo era bello. Desiderabile. Anche per me? Cosa desidero davvero per conto mio? La sua carne adesso è più fredda dell’acciaio di notte. Non la vogliono più. Nel freezer prima dell’autopsia, poi in una tomba. Ha avuto la sua vita. Basta.